Impiego dell’isotiocianato di allile nel trattamento dei vini e dei mosti. (20A00710) (GU Serie Generale n.32 del 08-02-2020)
E’ consentito l’impiego di dischi di paraffina pura impregnati di isotiocianato di allile per il trattamento del vino e del mosto di uve parzialmente fermentato destinato al consumo umano diretto tal quale, in concentrazione non superiore a:
mg 5/g per i supporti di circa 1 grammo;
mg 17/g per i supporti di circa 7 grammi;
mg 20/g per i supporti di circa 20 grammi.
Nel vino non deve essere presente alcuna traccia di isotiocianato di allile. Detto trattamento non dovra’ comunque lasciare nel vino alcun odore e sapore di isotiocianato di allile.
L’utilizzo per combattere la fioretta, che è lo strato biancastro sulla superficie del vino che si forma quando il vino entra in contatto con l’aria e assorbe l’ossigeno. Il vino di conseguenza si ossida e inacidisce.