Evasione fiscale: quando sono validi i controlli sui conti corrente del coniuge. Cassazione ordinanza n. 32427 dell’11 dicembre 2019
Attenzione quando si movimenta denaro tra i conti aziendali e privati (e viceversa).
Se l’amministrazione finanziaria ha dei dubbi sulla provenienza di pagamenti e fondi, è autorizzata anche a controllare i conti corrente del coniuge. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, che ha ritenuto valide le argomentazioni addotte dall’Agenzia delle Entrate e respinto il ricorso di un professionista, che si è visto recapitare un avviso di accertamento per somme transitate sul conto corrente della coniuge.
Stando all’Ordinanza numero 32427 dell’11 dicembre 2019, dunque, l’AdE può estendere la sua rete di controlli anche al di fuori di quelli che sono i redditi e le fonti di reddito direttamente collegate al contribuente.
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