L’attribuzione ai soci del credito maturato in capo alla società non configura un’ipotesi di cessione del credito d’imposta, ma ne costituisce una particolare forma di utilizzo. I soci potranno utilizzare la quota di credito loro assegnata solo dopo averla acquisita nella propria dichiarazione.
Il regime agevolativo, ricorda l’Agenzia, è stato introdotto con la legge di Bilancio 2020 ed è stato poi prorogato, con alcune modifiche, dalla legge di Bilancio 2021. Attualmente il credito d’imposta, (utilizzabile in compensazione) è riconosciuto alle imprese residenti, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che il 31 dicembre 2022 siano stati versati acconti almeno per il 20% e l’ordine sia stato accettato.
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